Domande frequenti
Alcune risposte alle domande più comuni riguardanti il mondo della psicologia e della salute mentale. Se hai ulteriori domande o dubbi, non esitare a contattarmi per una consulenza gratuita.
Possiamo provare a liberarci insieme del mito per cui, per sentirsi meno ansiosi, sia necessario evitare le situazioni stressanti. L'ansia è un sentimento di paura e apprensione che proviamo per tutte quelle sensazioni di cui non conosciamo ancora l'esito, ma che per qualche motivo crediamo possa essere solo negativo.
Pensiamo ai bambini e agli adolescenti, a quanto l'imprevedibilità, la fatica, la convinzione che una verifica andrà male li faccia dormire agitati, svegliare con difficoltà, desiderare di non andare a scuola. Oppure ad un adulto che ha da poco cambiato lavoro, sentendo di non riuscire a stare al passo, provando stanchezza, spossatezza e agitazione.
L'ansia rallenta ed agita insieme, impedendo di alzarsi sereni al mattino per affrontare al meglio la giornata. Evitare situazioni di stress non aiuta, perché alimenta i pensieri negativi rispetto agli impegni, convincendoci di non essere capaci a gestirli. Pur evitandoli saranno comunque presenti il giorno dopo, quello dopo ancora e via dicendo.
Fare respiri sempre più lunghi e profondi, concentrandosi proprio sulla durata del respiro in situazioni in cui si prova un elevato stato d'ansia, aiuta a liberare la mente ed a rilassare il corpo.
Nel caso in cui, però, lo stato d'ansia dovesse raggiungere livelli invalidanti, sicuramente il supporto di uno psicologo potrà essere d'aiuto.
Lo stress è una risposta fisiologica del nostro organismo a situazioni che percepisce come minacciose o pericolose. In piccole dosi, lo stress può essere utile, perché ci aiuta a reagire a situazioni di emergenza. Tuttavia, quando lo stress diventa cronico, può avere effetti negativi sulla salute fisica e mentale.
Per ridurre lo stress, è importante imparare a riconoscere i segnali di stress e ad adottare strategie per gestirlo. Alcuni suggerimenti per ridurre lo stress includono:
- Esplora le tue emozioni: Dedica del tempo a riflettere sulle tue emozioni e sulle situazioni che scatenano lo stress, cercando di comprendere le radici profonde del tuo disagio.
- Parla con qualcuno: Condividere i propri pensieri e sentimenti con un terapeuta o una persona di fiducia può aiutare a elaborare le emozioni e a trovare nuove prospettive.
- Stabilisci confini sani: Impara a dire di no e a stabilire limiti chiari nelle relazioni personali e professionali per ridurre le situazioni stressanti.
- Connettiti con il tuo sé interiore: Pratica attività che ti permettano di connetterti con te stesso, come la meditazione, lo yoga o la scrittura di un diario.
- Riconosci i modelli di pensiero negativi: Cerca di identificare e sfidare i pensieri automatici negativi che possono alimentare lo stress, sostituendoli con pensieri più equilibrati e realistici.
Se desideri maggiori informazioni su come ridurre lo stress, ti invito a contattarmi per una consulenza gratuita.
La depressione, che non và confusa con tristezza o malinconia, è una vera e propria patologia medica.
Essa, ad esempio, rende difficili tutte le scelte che facciamo quotidianamente, dal cosa preparare per cena fino a come vestirsi per andare a lavorare. Può raggiungere livelli tali da risultare invalidante per il normale funzionamento della persona.
Da dove si può iniziare, quindi, per poter reagire? Beh, prima di tutto allontaniamo la vergogna e proviamo ad accettare il nostro momento di difficoltà. Poi possiamo provare a confidarci con familiari e amici, condividendo il nostro stato di sofferenza. Una volta fatto questo è importante non cedere ai sensi di colpa che potremmo provare nei confrondi di chi ci sta intorno, pensando a come la nostra mancanza di interessi li possa fare sentire.
Nel caso lei si ritrovi in queste emozioni, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe fornirle gli strumenti necessari per iniziare a reagire, condividendo al contempo i suoi pensieri.
La concentrazione è la capacità di focalizzare l'attenzione su un compito o un'attività specifica, escludendo le distrazioni esterne. La concentrazione è una abilità cognitiva fondamentale per il successo scolastico, lavorativo e personale.
Se hai difficoltà a rimanere concentrato, ci sono alcune strategie che puoi adottare per migliorare la tua concentrazione:
- Elimina le distrazioni: riduci al minimo le distrazioni esterne, come il rumore eccessivo, la luce intensa e le notifiche del telefono.
- Organizza il tuo spazio di lavoro: crea un ambiente di lavoro ordinato e ben organizzato, in modo da ridurre le distrazioni visive e facilitare la concentrazione.
- Pratica la mindfulness: la mindfulness è una tecnica di meditazione che può aiutare a migliorare la concentrazione e a ridurre lo stress.
- Prenditi delle pause regolari: fare delle pause regolari durante il lavoro può aiutare a mantenere alta la concentrazione e a prevenire l'affaticamento mentale.
- Adotta uno stile di vita sano: mangiare sano, fare esercizio fisico regolarmente e dormire a sufficienza possono aiutare a migliorare la concentrazione e le prestazioni cognitive.
Se desideri maggiori informazioni su come migliorare la concentrazione, ti invito a contattarmi per una consulenza gratuita.
Avete presente quando fate una sintonizzazione cosa succede? Si vanno a mettere in accordo due grandezze diverse. Ecco, i nostri figli scalmanati hanno bisogno che ci mettiamo in linea con loro, con la potenza del loro segnale, che sta uscendo bello forte ma poco chiaro. Per aiutare nostro figlio con questa sintonizzazione possiamo provare, ad esempio, a evitare le negazioni drastiche "non urlare", "non fare", che potremmo trasformare in "mi sembri molto infastidito/turbato/irritato/arrabbiato", "perchè non provi a fare questo piuttosto che quello?". Inoltre possiamo fare del nostro meglio per evitare ricatti emotivi come "guarda che se non fai quello che ti dico..." che potremmo trasformare in "dobbiamo proprio fare questa cosa, quando avremo finito potremo...".
Provate ad ampliare il dizionario delle emozioni positive, permetterà loro (ma anche a noi!) di riconoscere con maggior frequenza i momenti in cui saranno felici/allegri/spensierati/contenti.
L'allenamento verso la gioia è importante quanto quello che ci regola la rabbia.
Grazie alla mentalizzazione quasi tutti siamo più o meno in grado di sentire le emozioni degli altri come nostre, cioè abbiamo in mente la mente dell'altro.
Provi a chiedere una consulenza di approfondimento a un professionista, potrà guidarla nell'imparare come "fare" per insegnare a suo figlio come "sentire".
Questo è un grande nodo spinoso che spesso allontana le persone dalla decisione di iniziare un percorso, in realtà posso dirle che la durata di questa esperienza, che potrà durare da poche sedute a diversi anni, dipenderà da lei e da ciò che si sentirà di condividere con lo psicologo.
Si può fare un buon lavoro anche su un pezzo molto piccolo, perchè ogni piccola parte di noi è importante e va valorizzata.
Si senta in totale libertà, magari già durante il primo incontro, di esprimere questa sua preoccupazione con il professionista.